venerdì 27 settembre 2013

Serie Amalfi per Martino Midali

Era il lontano 2009 quando con le amiche si decise di Amalfi come meta per l'addio al nubilato di Pamela. 
E via da Roma, su e giù per i pendii, tra scogliere e strapiombi mozzafiato. Fu lì che abbi l'idea di Amalfi. 
Che bella parola Amalfi. La mia chaise longue si chiamerà così. Perchè è fine, delicata, armoniosa e allo stesso tempo espressiva, indiscreta, intrigante. Forse per questo, o forse per la sua versatilità che fu selezionata da Dnn al Fuori Salone di Milano 2011 per le vetrine dello stilista Martino Midali.
Ci sono molto affezionata. Amalfi è invendibile. Realizzata con tubi innocenti piegati a centima e completata con fasce e stringhe di qualsiasi tipo. Si presta a qualsiasi idea. Così, per questa volta, dopo le corde di juta e il jersey di Midali, le camere d'aria della ciclofficina di Fisica, de La Sapienza di Roma. 
Stessa cosa per l'appendiabiti della serie. La decontestualizzazione del prodotto seriale e degli scarti industriali, combinati all’abilità del genius loci per esprimere un progetto funzionale dalla connotazione artistica e personalizzabile, ripensando ai nodi e agli intrecci, scoprendo nuovi modi di riposare, arredare, comunicare.






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